Articolo a cura di Luigi Terzi tratto dalla Rivista Logistica & Trasporti, n. 02/2019
Un progetto unico e innovativo, nato dalla collaborazione tra FIAP, Associazione di categoria dell’autotrasporto di merci per conto terzi e il mondo della committenza, con l’obiettivo di promuovere e favorire in Italia, tra gli stati dell’Unione Europea e della Comunità internazionale, la diffusione della cultura della compliance in materia di qualità, sicurezza della circolazione stradale, ecosostenibilità, dell’etica e della responsabilità sociale, della business continuity e delle norme cogenti, con particolare riferimento agli operatori e ai dipendenti delle aziende che operano nel settore della logistica e del trasporto nazionale e internazionale su gomma.
Un modello che, attraverso un processo di assessment del rischio, con ispezione e rating finale, consente di avere un risultato oggettivo e privo di ogni interpretazione, sull’affidabilità del trasportatore a cui viene affidato il prodotto.
Le ragioni che hanno portato alla realizzazione di questo protocollo emergono dalle numerose problematiche insite nel settore del trasporto e nel rapporto tra committenza e vettori.
Ogni azienda committente ha un suo modello per la scelta del trasportatore, ma, l’elemento che alla fine determina la preferenza è nella maggior parte dei casi, il costo del servizio e spesso si tende a considerarlo come unico argomento su cui basare il rapporto, soprassedendo a tutti gli altri aspetti che riguardano le molte aree di rischio a cui la committenza è, troppo spesso inconsapevolmente, soggetta.
Certo è che risulta complesso per il committente poter controllare ed essere certo che tutti i “potenziali fattori di rischio” siano controllati e verificati.
FIAP, che da settant’anni diffonde cultura e managerialità nel settore dei trasporti e della logistica, aiutando le imprese ad affrontare tutte le dinamiche del mercato, ha individuato quegli elementi utili alla implementazione di un sistema di analisi che copre tutte le aree di rischio, permettendo alla committenza di avere un rating del proprio fornitore di servizio, sul quale decidere, in funzione del valore espresso dal rating, quali azioni intraprendere, oppure consolidare il rapporto tra le parti con maggior consapevolezza.
Il protocollo TCR è promosso e sviluppato da un Ente no profit, denominato Osservatorio, che ha il compito di istituire e seguire tutta l’operatività del TCR. La prima azienda della committenza firmataria e co-fondatrice, insieme a FIAP, dell’Osservatorio è la Ferrero Industria Dolciaria, una delle più importanti realtà produttive italiane: insieme hanno dato vita all’OTCR, acronimo di Observatory Transport Compliance Rating.
L’Osservatorio, costituito da diversi soci rappresentanti la committenza, ha il compito di raccogliere dati e notizie, anche in campo internazionale, sul settore del trasporto e della logistica, permettendo un confronto diretto e un’analisi collegiale con i vari membri associati.
Inoltre, ha il compito di nominare il Comitato Tecnico Scientifico, che coordina tutto il processo di audit presso i vettori, attraverso la collaborazione di Enti certificatori riconosciuti a livello internazionale. Il contributo di uno stakeholder importante come Ferrero Industria Dolciaria e l’esperienza di FIAP nel settore dell’autotrasporto ha permesso di realizzare un modello completo e oggettivo, che renderà più trasparente il rapporto tra i due attori della filiera, consentendo una collaborazione consapevole, basata sulla conoscenza oggettiva di tutte quelle informazioni considerate “potenziali fattori di rischio” per entrambi.
Il modello organizzativo, che costituisce il processo di assessment, è costituito da una serie di azioni, validate dall’Osservatorio e gestite dal Comitato Tecnico Scientifico, tra le quali: individuazione del vettore e valutazione per procedere con il processo, fornitura di un questionario generale da compilare da parte del vettore, inserimento dei dati da parte del vettore nel portale TCR, visita e analisi dei dati da parte e dell’ente certificatore, che determinano il rating.
Al momento l’Osservatorio ha individuato le seguenti aree di analisi dell’azienda di trasporto: struttura e organizzazione societaria, sicurezza del prodotto, sicurezza dei luoghi di lavoro, rispetto ambientale, sicurezza stradale, coperture assicurative, tecnologie e sistemi informativi. Sono aree che hanno un’importanza fondamentale in quanto, se non presidiate, coinvolgono la committenza nella cosiddetta responsabilità solidale, rispondendo delle stesse sanzioni del vettore.