Marciani: ora siamo pronti a dare il via al primo ecosistema virtuoso della supply chain e del trasporto a livello internazionale.
“È finito lo start-up dell’Osservatorio ora siamo pronti a dare il via al primo ecosistema virtuoso della supply chain non solo in Italia, ma anche in ambito internazionale”. Questo è il commento a caldo del neosegretario e direttore Massimo Marciani, eletto la settimana scorsa durante l’assemblea annuale dell’Osservatorio TCR.
Molte, infatti, le novità in casa TCR.
Rinnovato il Consiglio Direttivo con l’entrata di Roberto Magnani di BARILLA GeR Fratelli e di Andrea Mantelli di CONAD e con l’elezione a segretario/direttore di Massimo Marciani, già presidente del Comitato Tecnico Scientifico, con il compito di guidare la crescita di questa importante iniziativa per il comparto.
Aggiornato anche lo schema di Rating TCR: tra i criteri di valutazione anche gli obiettivi ambientali, sociali e di governance, in tema di sviluppo sostenibile e principi ESG. Ma le novità non finiscono qui. A partire dai prossimi giorni, per tutti gli operatori di trasporto e logistica sarà possibile registrarsi gratuitamente nel Portale TCR, entrando a far parte della directory di aziende consultabile dai Committenti aderenti all’Osservatorio, e richiedere di accedere alla fase istruttoria e di due diligence per l’assegnazione del rating, tutto direttamente online. Le imprese che non sono ancora pronte ad affrontare l’iter completo potranno inoltre scegliere di iniziare il proprio percorso di “avvicinamento” al TCR gradualmente, accedendo allo step intermedio di Autovalutazione TCR. Una sorta di “autodiagnosi”, attraverso una fase istruttoria interamente via web, che ha l’obiettivo di accompagnare le aziende in un percorso di consapevolezza del proprio posizionamento rispetto ai criteri di qualificazione dei fornitori utilizzati dalla Committenza, utile a mettere in luce eventuali gap e permettere l’ adozione di attività correttive.
Il TCR è oggi uno strumento fondamentale per tutte le imprese industriali, per i grandi così come per piccoli committenti, che utilizzano i servizi di trasporto e logistica – commenta il neoconsigliere Roberto Magnani – perché, attraverso semplici indicatori, restituisce un’immediata informazione sul livello di affidabilità dei fornitori, evitando di esporsi a inutili rischi. Uno strumento efficace anche per far crescere la propria rete di fornitori, attraverso un approccio collaborativo.
Adesso l’Osservatorio e il TCR hanno raggiunto la giusta maturità per aprirsi a tutte quelle realtà industriali che utilizzando i servizi di trasporto e logistica – commenta Andrea Mantelli. Ogni committente può aderire all’Osservatorio ed entrare a far parte di un ecosistema di imprese che promuovono un modello virtuoso di crescita della filiera, attraverso momenti di confronto, incontri formativi, condivisione di best pratices e uno strumento concreto, il rating, capace di orientare il procurement verso i migliori fornitori di trasporto e logistica sul mercato.
Il TCR, tuttavia, non è rivolto solo al mondo della Committenza ma è stato sviluppato per essere di supporto agli operatori di trasporto e logistica. Una “bussola” per orientare le imprese a identificare chiaramente le aree su cui intervenire, spingendole a migliorare per divenire sempre più affidabili, sostenibili e competitivi a livello internazionale – continua Massimo Marciani. Inoltre, con questo nuovo approccio fully digital, il TCR diventa a tutti gli effetti uno strumento pratico e facilmente accessibile, per permette di avere una fotografia chiara e affidabile dello stato dell’arte della propria impresa.
Sono felice di queste nuove evoluzioni – conclude il Presidente Alessandro Ferri, di Ferrero Industriale – perché proseguono nella direzione tracciata tre anni fa, quando l’Osservatorio TCR è stato fondato. Ora mi auguro che l’intera supply chain – mondo industriale, grande distribuzione, trasporto e logistica – possa aderire a questa che, a tutti gli effetti, è la prima e unica iniziativa internazionale ad essa espressamente dedicata, così da renderla un modello sempre più consolidato, a tutela dell’integrità, della competitività e del futuro di tutta la filiera.